Sembra facile distinguere i due caffè più celebri al mondo, ma le differenze ci sono.
Ristretto, da gustare al bancone del bar, o quello
americano da portare sempre in giro con se? I giovani, oggi, lo amano così. Ma ben diverso dal caffè filtrato…
Il caffè ha ricevuto fama crescente in tutto il mondo e la sua iniziale tradizione tipicamente italiana si è arricchita con le
rivisitazioni locali provenienti dalle più svariate preferenze e sperimentazioni culinarie.
Che si tratti un momento di relax, o di un’idea per svegliarsi la mattina, il caffè rimarrà sempre il
re della colazione.
Non è raro trovare delle diverse tipologie di caffè: lungo o corto, cappuccino o marocchino, oppure latte macchiato.
Caffè americano o espresso: quali sono i punti in comune?
Consideriamo che il caffè – sia in tazza grande che in tazza piccola – rimane comunque
ricco dei principi attivi di cui molti consumatori sono entusiasti sostenitori.
L’
espresso è preparato con caffè torrefatto (e macinato), acqua e calore. Allo scopo di dare vita ad una bevanda densa e cremosa.
Questo tipo di caffè, è costituito da uno strato superficiale di piccole bollicine costituito da zuccheri, proteine e caffeina in esso contenute. La sua caratteristica distintiva è l’
alto livello di concentrazione che permette di ottenere un gusto forte, aromatico e deciso.
La schiuma è ben gradita dai consumatori di questa forma "ristretta” di bevanda, che dà un
sapore molto amaro, forte e capace di risvegliare anche i consumatori più stanchi e giù di tono.
Il caffè filtro o
americano, invece, si presenta come una
bevanda in tazza grande costituita da una miscela di caffè mediamente intensa, filtrata con acqua a 90° attraverso una quantità specifica di caffè macinato.
Sebbene la preparazione possa essere giudicata come più semplice e immediata, è bene tenere in considerazione parametri che determinano l’effettiva bontà di un americano:
macinatura,
tostatura,
acqua e tempi di estrazione.
Il processo di estrazione, richiede circa 7 minuti di attesa, al fine di rendere la bevanda corposa e ben bilanciata, valorizzata dal profumo di una miscela di ottima qualità.
L’
espresso, invece, richiede una fase d’estrazione di appena
30 secondi dall’effettivo surriscaldamento dell’acqua, la quale deve raggiungere una temperatura minima di circa 90°.
Un falso mito da sfatare, è quello che il caffè americano contenga
meno caffeina di un caffè espresso. Entrambi i caffè hanno la
stessa quantità di caffeina, in modo da creare un mix bilanciato fra
gusto ed
energia.